Sarzana, che Botta!

« È anzitutto alla casa di abitazione che occorre rivolgere la massima cura. Se gli uomini vivessero veramente da uomini, le loro case sarebbero dei templi »

Mario Botta, citando Ruskin


Articoli di giugno, 2011

Troppe donne: censurato il Comitato!

ROMA. Il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna ha censurato il Comitato Sarzana, che botta! per non aver ancora introdotto le “quote azzurre” nelle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo. Attualmente il consiglio è composto da nove donne e tre maschietti: un’anomalia inaccettabile nel panorama politico, sociale, economico italiano.

Sarzana è di tutti. Occupiamocene. Venerdì 1 luglio assemblea del Comitato

Venerdì, 1 luglio - ore 21 Chiostro di San Francesco - Assemblea degli aderenti al Comitato Sarzana, che botta! per rinnovare il consiglio e lanciare nuove sfide sullo sviluppo del territorio rispettoso dell'ambiente e della storia. L'ordine dei lavori.

Piano Botta: meno verde più parcheggi. Parte il secondo ricorso al TAR

Era la prescrizione più secca: aumentate il verde pubblico o il Piano Botta non passa. Ma al Comune è bastato ribattere: "Non possiamo. Ci sono i parcheggi sotterranei". E l'Ufficio Ambiente della Regione ha virato a 360°. Parte un secondo ricorso al Tar.

Nomine al Parco Magra: rendere pubblici i “curricula” dei candidati

Rendere pubblici i "curricula" dei candidati a ricoprire incarichi nel consiglio di gestione del Parco Magra. E' la richiesta del Comitato Sarzana, che botta! a Regione e sindaci. Il Comitato ha proposto nuovi criteri di scelta ispirati a competenze specifiche per gli scopi statutari del Parco. Insomma non i soliti nomi per meriti politici

A rischio l’architettura del secondo ‘900. Appello di Italia Nostra enti e fondazioni

Il cosiddetto "decreto per lo sviluppo" emanato dal Governo ha innalzato dal 50 a 70 anni il limite temporale per la tutela dei beni architettonici italiani. Sono a rischio gli edifici della seconda metà del Novecento. Appello di Italia Nostra, Consiglio nazionale architetti pianificatori e paesaggisti, Do.co.mo.mo, INU, Fondazione Michelucci

Basta demagogia, falsità e calunnie. Appunto!

. Così sentenziò il 18 marzo 2011 il vicesindaco, assessore all'urbanistica, avvocato Roberto Bottiglioni dal sito ISTITUZIONALE del Comune in un articolo dal titolo : "Basta demagogia, falsità e calunnie". Ovviamente prendeva di mira il Comitato che sostiene che il PRG è scaduto dal marzo 2008. bottiglioni2 , ha sentenziato nei giorni scorsi il sindaco Massimo Caleo, smontando la proposta dell'imprenditore Mannozzi per i Bozi. Sindaco Caleo, basta demagogia, falsità e calunnie! P. S. : Ch'i se meto 'n po' d'acordio .....

Mannozzi lancia “Boziland”. Il sindaco propone un tavolo. E i cittadini?

Mannozzi ha presentato ai giornali "Boziland", un megaprogetto per i Bozi. Parole tante. Carte nessuna. Il sindaco ha proposto un tavolo di confronto. Ma i cittadini non possono essere esclusi. Documento del Comitato

Il degrado delle città? Chiedetelo ad architetti e urbanisti. Parola di Stefano Boeri

In un'intervista al Giornale l'urbanista Stefano Boeri, assessore alla cultura a Milano nella nuova giunta Pisapia, parla delle cause del degrado delle città, includendo architetti e urbanisti. Da leggere!

Il Comitato si rinnova. Venerdì 1 luglio assemblea per eleggere il direttivo

Venerdì 1 luglio è convocata al Chiostro di San Francesco (ore 21) l'assemblea di tutti gli aderenti al Comitato "Sarzana, che botta!". Un appuntamento da non mancare per rinnovare il consiglio direttivo, fare un bilancio e parlare di programmi futuri

Quante divisioni ha il Papa?

A chi gli suggeriva di tenere in considerazione la Chiesa, Stalin amava rispondere: di quante divisioni dispone il Papa? Devono aver nutrito la stessa presunzione coloro che pensavano di mandare al mare gli italiani, facendo polpette dell'armata brancaleone ambientalista e "giustizialista". Non prevedevano che scendesse in campo anche la chiesa. Il referendum? Il secondo miracolo di Wojtyla dopo il 1989. Questa volta è crollato il muro dell'indifferenza.