Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


A rischio l’architettura del secondo ‘900. Appello di Italia Nostra enti e fondazioni

Il cosiddetto “decreto per lo sviluppo” emanato dal Governo ha innalzato dal 50 a 70 anni il limite temporale per la tutela “ope legis” dei beni architettonici italiani. E’ un notevole passo indietro non solo rispetto al “Codice Urbani”, ma anche rispetto alla legge del ventennio fascista che per prima introdusse la tutela delle opere al compimento del cinquantesimo anno.

Pubblichiamo l’appello di Italia Nostra, Consiglio nazionale architetti pianificatori e paesaggisti, Do.co.mo.mo, INU, Fondazione Michelucci

In difesa dell’architettura del secondo Novecento. Contro il decreto legge 70/2011

Le associazioni AAA Italia, DOCOMOMO Italia e Italia Nostra esprimono piena contrarietà alle modifiche al Codice dei beni culturali e del paesaggio introdotte dal Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia).

L’innalzamento da 50 a 70 anni del limite temporale di appartenenza al patrimonio storico e artistico dei beni immobili dello Stato, degli enti pubblici e di tutti gli enti privati non a scopo di lucro compresi quelli ecclesiastici, segna un arretramento permanente e gravissimo della cultura della tutela nel nostro Paese e, immediatamente, lascia privo di protezione un patrimonio architettonico e urbano di alta qualità il cui valore è riconosciuto anche a livello internazionale.

La norma, peraltro, contraddice e vanifica le ingenti risorse intellettuali e finanziarie impegnate nell’ultimo decennio, soprattutto anche su impulso del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nella valorizzazione dell’architettura del secondo Novecento, con l’impegno da una parte della comunità scientifica e dall’altra di enti locali e della società civile per promuovere la memoria storica e sociale del nostro territorio.

AAA Italia, DOCOMOMO Italia e Italia Nostra si appellano al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e al Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici per chiedere l’annullamento del comma 16 dell’articolo 10 del Decreto legge n. 70/2011.

Annunciano la più ampia mobilitazione per favorire l’avvicinamento dei cittadini alla cultura architettonica, urbana e paesaggistica del secondo Novecento, attraverso ‘lezioni di architettura’ tenute presso edifici di alto valore simbolico realizzati dopo il 1941.

Andrea Aleardi, Presidente
AAA Italia
Associazione nazionale Archivi Architettura contemporanea

Rosalia Vittorini, Presidente
DOCOMOMO Italia
Associazione italiana per la documentazione e la conservazione degli edifici e dei complessi urbani moderni

Alessandra Mottola Molfino, Presidente
Italia Nostra

Roma, 7 giugno 2011

hanno aderito:

CNAPPC – Consglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori
Fondazione Giovanni Michelucci
INU – Istituto Nazionale di Urbanistica

Per l’adesione e la mobilitazione di università, accademie, scuole, centri di ricerca, archivi, biblioteche, musei inviare la propria adesione all’appello alla mail di AAA-Italia che raccoglie le adesioni: segreteria@aaa-italia.org

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Data
domenica, 26 giugno 2011

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