Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Parco Magra, appello a Regione e Comuni: scegliete un consiglio di alto profilo culturale e ambientale

Questo il testo dell’appello lanciato dal “Comitato Sarzana, che botta!” alla Regione e ai Comuni affinché a gestire il Parco vengano mandate persone competenti e dotate di sensibilità ambientale e culturale, coerenti con gli obiettivi dello statuto del Parco (art. 7).

E' proprio il fiume Magra ....

E' proprio il fiume Magra ....

Appello al presidente Burlando e ai Sindaci del Magra e del Vara

Prima di procedere alle nomine al vertice del Parco Magra-Vara, ve lo chiediamo per favore, fate un bilancio rispetto agli obiettivi fissati dalla legge regionale e dallo Statuto e poi provate, per dirla alla Nanni Moretti, a dire qualcosa di ambientalista e a risparmiarci la solita lottizzazione di poltroncine che si sta profilando.

Vi chiediamo di promuovere un dibattito pubblico, trasparente, in cui siano coinvolti i cittadini, nello spirito dell’articolo 6 dello Statuto del Parco (partecipazione popolare).

La nostra è la rivendicazione di cittadini che amano il territorio, che vogliono ancora credere che il Parco non sia il solito bluff per coprire operazioni speculative, che i sindaci non si siano trasformati in agenti immobiliari di grandi gruppi imprenditoriali. Noi siamo convinti che un Parco naturale – vero – in Italia sia una grande risorsa per il turismo soprattutto se le bellezze naturali, paesaggistiche, storiche vengono tutelate.

Questo era lo spirito di chi ha ideato il Parco Magra-Montemarcello. Invitiamo tutti i cittadini a leggere sul nostro sito www.sarzanachebotta.org l’articolo 7 dello Statuto del Parco. Citiamo alcuni obiettivi: tutela e conservazione delle caratteristiche ambientali, naturali, paesaggistiche, archeologiche e storiche dell’area protetta; conservazione e ricostituzione degli ecosistemi nelle aree fluviali ed in quelle terrestri di maggior pregio naturalistico; potenziamento e valorizzazione delle attività agro-silvopastorali, privilegiando la produzione agro-alimentare preferibilmente con metodo biologico; promozione dell’uso pubblico delle sponde fluviali, salvo che nelle aree di maggior pregio naturalistico.

Il 2011 sarà un anno decisivo per il Parco, perché si dovrà varare il nuovo Piano del Parco. Per questo motivo chiediamo al presidente Burlando e ai sindaci di nominare finalmente un consiglio del Parco i cui componenti siano compatibili per storia personale, per attività svolte, per competenze scientifiche e professionali con gli obiettivi dello statuto del Parco.

Comitato Sarzana, che botta!

Qui lo Statuto del Parco

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Data
venerdì, 8 aprile 2011

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