Sarzana, che Botta!

« È anzitutto alla casa di abitazione che occorre rivolgere la massima cura. Se gli uomini vivessero veramente da uomini, le loro case sarebbero dei templi »

Mario Botta, citando Ruskin


“Il Comitato ha diritto di vedere le carte”
Il difensore civico boccia il Comune

Il Comitato Sarzana, che botta! ha diritto di accedere a tutti gli atti e alle carte del progetto di piazza Martiri. Lo afferma il difensore civico regionale, Francesco Lalla, che ha accolto il ricorso dell’associazione contro il diniego del Comune di fornire le cartografie del palazzo di sei piani in costruzione nella piazza e del parcheggio interrato realizzato sotto il suolo pubblico. L’alto magistrato, già procuratore della Repubblica a Genova, ricorda al Comune che in Italia con due decreti legislativi del 2013 e del 2016 è stato introdotto l’accesso civico generalizzato “a tutela della trasparenza dell’azione amministrativa”, ragion per cui ogni cittadino è legittimato a chiedere i documenti detenuti da una Pubblica Amministrazione senza previa dimostrazione di un interesse concreto e senza alcun onere di motivazione della richiesta.
La richiesta del Comitato – ha concluso il Difensore civico – “deve essere intesa quale manifestazione di interesse a quel controllo pubblico diffuso che la normativa più recente consente a qualsiasi cittadino”. (il testo integrale Piazza Martiri Accesso atti Decisione Difensore Civico)
La decisione è stata notificata ieri al geometra Fabio Amodio, che attualmente svolge le funzioni di responsabile dell’area urbanistica.
Il Comitato aveva presentato ricorso al difensore civico il 9 dicembre scorso dopo che l’amministrazione comunale aveva respinto la richiesta di mettere a disposizione dell’associazione tutte le carte del progetto approvato dalla giunta Cavarra con la delibera 164. La richiesta del Comitato era stata presentata il 19 ottobre in vista dell’incontro pubblico su piazza Martiri programmato per metà novembre. Sembrava una formalità dopo le assicurazioni del sindaco Cristina Ponzanelli e dell’assessore Barbara Campi di massima trasparenza. I dirigenti comunali non sono stati dello stesso parere. Hanno ritenuto di dover chiedere il consenso all’impresa Miranda, che lo ha negato. L’opposizione dell’impresa non è stata notificata subito, ma solo il 9 novembre e senza indicare la motivazione. Nella nota inviata al Comitato l’amministrazione prendeva tempo per valutare a quale parte dare ragione. Il 21 novembre, dunque oltre i trenta giorni di legge, veniva comunicato che l’istanza del Comitato era respinta. (Il testo integrale Piazza Martiri Diniego all’accesso atti 19.10.2018 Riscontro_Botta) Dopo un’approfondita consultazione tra i massimi dirigenti (il nuovo segretario e l’avvocato civico) il Comune faceva proprio l’argomento dei legali dell’impresa Miranda: il Comitato aveva presentato l’istanza su un modulo del Comune che fa ancora riferimento alla vecchia legge 241 del 1990 e non ai decreti legislativi del 2013 e del 2016 sull’accesso civico generalizzato. Quindi avrebbe dovuto indicare l’interesse diretto. Un cavillo giuridico fondato sull’arretratezza del Comune in tema di trasparenza e pubblicità degli atti.
Il difensore dei cittadini ha ripristinato il diritto sostanziale di libero accesso agli atti.
E’ da notare che il contenzioso è stato causato dal fatto che il Comune di Sarzana non pubblica sul sito on line tutte le cartografie in formato digitale in palese violazione della legge, obbligando quindi a presentare istanza di accesso agli atti tra l’altro molto costosa.

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Data
venerdì, 11 gennaio 2019

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