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Rossano Ercolini, dalla lotta all’inceneritore al “Nobel” per l’ambiente

Da semplice maestro di scuola elementare alla Casabianca dal presidente Baraka Obama. Grazie alla passione per l’ambiente, per il destino del Pianeta.
Rossano Ercolini ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alle buone pratiche ambientali, iniziando fin dagli anni ’70 con l’opporsi al progetto di costruzione di un inceneritore nelle vicinanze della sua scuola a Capannori.
Da allora le sue lotte si sono susseguite senza sosta, e l’idea della gestione sostenibile dei rifiuti lo ha portato ad ottenere il massimo riconoscimento da parte degli organismi internazionali che si occupano di ambientalismo: il “Goldman Prize 2013”.

Il ricevimento alla Casa Bianca degli esponenti ambientalisti di tutti i continenti

Definito il “Nobel” dell’ecologia, il prestigioso premio gli è stato assegnato il 15 aprile scorso all’Opera House di San Francisco di fronte ad una platea di tremila persone.
Due giorni dopo, Ercolini veniva ricevuto, insieme agli altri 5 attivisti premiati, dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.
In questi anni, la sua associazione Rifiuti Zero ha portato 117 comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclaggio dei rifiuti. Coordinatore di “Zero Waste Italy”, presidente di Zero Waste Europe e dell’associazione Diritto al Futuro, ha promosso la vertenza contro il CIP6, la normativa che incentiva l’incenerimento dei rifiuti nelle centrali, negli inceneritori dedicati, nei cementifici. Ercolini è, in questo momento, impegnato perché la legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” approdi in Parlamento.

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Data
martedì, 3 settembre 2013

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