Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Capannori : un modello per trasparenza, ascolto dei cittadini e cura dei beni comuni

di Stefania Bernardini e Laura Lazzarini

Il comune di Capannori è un libro aperto già a partire dal sito istituzionale. Tale è la democrazia che chi governa non ha timore di divulgare sul bollettino ufficiale del comune la voce dell’opposizione.

Le scelte urbanistiche non sono un mistero: molti sono i cittadini che vengono coinvolti nell’elaborarle, tutti sono messi in grado di conoscerle. Dal 2011 è stata promossa in tutte le aree del territorio una serie di incontri pubblici con date prefissate, con cui si è dato avvio a un percorso di partecipazione per il nuovo Piano Urbanistico.
Razionale utilizzo  del territorio
La lotta al consumo del territorio è fra le priorità: le case, più che costruirle, si ristrutturano e, in generale, si edifica di meno. È quanto emerge dal Rapporto sullo stato dell’ambiente di Capannori realizzato dall’istituto di ricerche Ambiente Italia e dall’amministrazione comunale grazie a un finanziamento regionale.
In quattro anni, dal 2007 al 2010, il numero degli alloggi per i quali è stato rilasciato un idoneo permesso edilizio si è ridotto di circa il 70%. In particolare si è registrato un calo del 72% per i nuovi alloggi su aree vergini del territorio e del 63% su aree di recupero. In termini assoluti, se nel 2007 sono stati realizzati 350 alloggi (di cui 217 su aree di recupero), questa cifra è scesa a 116 (di cui 80 su aree di recupero) nel 2010. In termini di superficie, il valore complessivo della nuova edificazione autorizzata su suolo vergine dal Comune dal 2006 al 2010 è stato di 331 mila metri quadrati.

“Un utilizzo razionale del territorio. È la linea principale dell’azione dell’amministrazione comunale nelle politiche urbanistiche”, spiega il sindaco, Giorgio Del Ghingaro. “Dal 2004 a oggi abbiamo trasformato le buone pratiche di ogni giorno in cultura del territorio. La sostenibilità del mondo che ci circonda passa anche attraverso scelte innovative, che noi abbiamo compiuto portando vantaggi concreti a tutta la comunità. Capannori vuole continuare su questa strada, proponendosi come laboratorio virtuoso di nuove azioni capaci di stringere una forte sinergia tra ambiente e governo del territorio”.

Il rapporto, inoltre, evidenzia che il territorio dove si trovano interventi artificiali dell’uomo ha un’estensione pari al 15% della superficie del Comune, con un valore pro-capite di 528 mq/abitante.

Lotta agli inquinamenti acustico, atmosferico e elettromagnetico
Capannori è dotata di piano di zonizzazione acustica; ha adottato un “piano delle antenne”, fa monitoraggio dell’inquinamento atmosferico.

Raccolta differenziata dei rifiuti: 82%
La fama di Capannori è legata soprattutto alla gestione dei rifiuti: il sistema di raccolta prevede il ritiro a domicilio, integrale, senza cassonetti per tutti i 47.000 abitanti. Non è un caso che tra le personalità legate a Capannori figuri il noto fisico americano Paul Connet, sostenitore della pratica “rifiuti zero” per salvare il pianeta.

Dal 2005 a oggi, grazie alla raccolta “porta a porta”, Capannori è riuscito a raggiungere la percentuale di differenziazione pari all’82% con punte del 90% nelle 8 frazioni dove si sta sperimentando la Raccolta differenziata “puntuale”. E’ proprio quest’ultima una delle innovazioni che suscita il maggiore interesse, perché viene effettuata grazie a un chip posizionato dentro i sacchi del rifiuto non riciclabile che, a loro volta, vengono letti dagli operatori dell’azienda di raccolta rifiuti. Questo, oltre a portare vantaggi sulla qualità dei rifiuti – gli scarti alimentari ormai rappresentano solo l’1,85% del residuo nell’indifferenziato – porta anche bollette più leggere per le famiglie che producono meno rifiuti che finiscono in discarica.

Il parere dei cittadini è tenuto in alta considerazione: siccome dal voto popolare dello scorso dicembre è emersa la volontà di migliorare le scuole, l’amministrazione ha inserito nel bilancio preventivo forti risorse che prevedono la sistemazione esterna degli edifici e la trasformazione delle aule in spazi multimediali e l’acquisto di materiale informatico.

L’aliquota dell’Addizionale Comunale all’Irpef è rimasta invariata allo 0,5%


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Data
venerdì, 8 giugno 2012

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