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« Mi rivolto dunque siamo »

Albert Camus


La legge ligure sui parchi ridicolizza l’ambientalismo

La lettura delle tante sigle è stato il momento di maggiore ilarità della prima riunione della Comunità di Parco Magra-Vara a conferma dell’assurdità di una legge regionale, voluta dalla giunta Burlando, tutta tesa a svuotare di significato e di peso la rappresentanza ambientalista. Trattandosi di parchi è una scelta che la dice lunga sullo spirito ecologista di chi governa la Regione. Il risultato: un oceano di sigle sconosciute o semisconosciute, la cui esistenza in vita è certificata solo dall’iscrizione in un elenco ministeriale. Le scorriamo con i rispettivi candidati.
Associazione Nazionale Giacche Verdi: Alberto Castagna. Tutti hanno guardato il sindaco di Brugnato, il leghista Galante. “Non so chi siano – ha preso le distanze Galante – Non c’entrano nulla con la Lega”. Giacche ignote.
Federazione italiana pesca sportiva e attività subacque: Luciano Parenti. Rispettabile federazione sportiva affiliata al CONI. Ma pur sempre una federazione sportiva.
Fondo Ambiente Italia: Piero Donati.
Confeuro: Cesare Vernarecci. Non chiedeteci di che si tratta. Ha un sito Internet, ma non lo spiega. Se ha sedi e rappresentanti in Liguria li tiene ben nascosti.
Kronos: Marina Battistini. Su Internet si autodescrive così: Corpo Guardie Ittiche Zoofile Ambientali “Impegnati nel sociale per rispettare la natura. Sembra presente solo al sud, soprattutto a Napoli.
Fare Ambiente Movimento ecologista europeo: Attilio Ghirlanda. Ha coordinatori in tute le regioni italiane. Meno una. Indovinate quale? La Liguria, ovviamente (fonte: il sito Internet).
Lega Navale Italiana: Pietro Marras. Ha una sezione alla Spezia. Attività sul Vara-Magra?
Ente nazionale tutela ambientale zoofila (non iscritta nel registro del Ministero Ambiente), Guardie ambientali d’Italia e L.I.D.A. (Lega italiana dei diritti dell’animale): Livio Grazzini.
Turismo Verde Liguria: Matteo Antonelli. Pare sia un’espressione della C.I.A.. Agenzia di intelligence statunitense non c’entra. E’ la Confederazione italiana agricoltori, che peraltro ha indicato già il proprio rappresentante in Comunità parco in Barbara Fidanza.
Associazione europea operatori polizia: Salvador Lagrutta. Fa volontariato ittico e venatorio. In Liguria ha due sezioni: a Montoggio (Genova) e Albisola (SV).
Società italiana dei geologi ambientali: Federico Boccalaro (indicazione  pervenuta in ritardo di venti giorni)
F.I.E. (Federazione italiana escursionisti, presente a Genova in via La Spezia!): Mario Canu. Non si capisce perché sia stata inserita tra le associazioni ambientaliste e non tra quelle escursioniste. Fossimo in Mario Canu, faremo ricorso al TAR ……
Non ha scherzato neppure Marco Vassalli, prescelto dai sindaci. Il suo nome è stato fatto da LIPU, WWF, Italia Nostra, VAS. E fin qui passi, anche se solo la LIPU ha una sezione ad Arcola e nessuna associazione ha consultato i propri aderenti. Ma con Pro Natura, ENPA, LAC, Associazione italiana insegnanti di geografia e Green Cross Italia come la mettiamo in quanto a rappresentanza sul territorio?
Per finire con un paradosso: come ha rilevato l’assessore provinciale Federico Barli Legambiente, unica presente in Val di Magra, ha rinunciato a proporre un proprio nome.
Una domanda all’assessore all’ambiente Renata Briano: non sarebbe più serio limitare la selezione ad associazioni iscritte in un albo regionale e attive nel territorio del Parco?

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domenica, 29 gennaio 2012

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1 commenti per “La legge ligure sui parchi ridicolizza l’ambientalismo”


  1. giorgio says:

    Ma quante sono queste sigle?E chissà quante ne mancano!L’italia è il paese dei “presidenti” di qualcosa.Mah!



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