Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


 

In memoria di Paolino

La direzione regionale del Ministero dei Beni culturali ha dato il sospirato (dalla giunta Caleo) nulla osta all’abbattimento del vecchio mercato ortofrutticolo, bene testimoniale della rinascita postbellica di Sarzana e del buon governo dell’epoca.

Paolino Ranieri, sindaco del dopoguerra (immagine presa dal sito del Museo della Resistenza)

Paolino Ranieri, sindaco della Ricostruzione (immagine presa dal sito del Museo della Resistenza)

L’opera fu votata, su proposta della giunta guidata dal mitico sindaco Paolino Ranieri, all’unanimità dal consiglio comunale nel 1946 con concorso pubblico nella scelta dei progettisti e voto segreto nella scelta del terreno sul quale edificare. Altri tempi in cui la trasparenza e il rispetto delle regole erano il sale della nascente democrazia.

Il mercato era l’unica testimonianza di grande opera pubblica di quell’epoca dura e straordinaria. Pare che la demolizione avvenga nel primo anniversario della morte di Paolino Ranieri. Per onorarne la memoria di grande sindaco della ricostruzione.

Massimo Caleo, sindaco della Demolizione

Massimo Caleo, sindaco della Demolizione

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Data
venerdì, 17 settembre 2010

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