Sarzana, che Botta!

« Se le amministrazioni non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori »

Corrado Guzzanti


La Liguria scopre la Vas e la partecipazione. E Sarzana che fa?

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“Partecipiamo alla Vas”. Con questo titolo il Dipartimento Ambiente della Regione Liguria, ha organizzato una giornata dedicata alla Vas, valutazione ambientale strategica, questa sconosciuta, martire dell’arretratezza del nostro Paese in tema di partecipazione democratica al governo del territorio. La direttiva CE in materia di Vas è la n. 40 del 2001. E’ costata all’Italia una sanzione nel 2004 per inadempimento. Ritardo sanato col  Codice dell’Ambiente Dlgs.152 del 2006. E la Liguria? Arranca dietro le regioni più progredite. Non ha ancora recepito la direttiva. Per ora ha elaborato un progetto di legge.
E Sarzana? L’Amministrazione Comunale era presente al convegno con una delegazione di tecnici guidati dall’assessore Antonella Guastini. C’eravamo anche noi del comitato interessati soprattutto a sentire le esperienze più avanzate.

Il resoconto di Roberta Mosti

“Bellissima giornata, treni puntuali, a pranzo intensa discussione con l’urbanista Giovanni Spalla e buffet offerto dagli organizzatori.
Introduce
Franco Zunino (assessore regionale all’ambiente). Dice che la Vas è strumento di partecipazione ma che l’iter d’adozione non sarà semplice (crea troppe problematiche) e se ne va, preso dagli impegni di giunta. Per il resto del convegno la giunta regionale brilla per l’assenza.
La giornata di lavoro e dibattito è lasciata così  in mano ai tecnici. Peccato, sarebbe stato utile per loro ascoltare le esperienze dei tecnici che si occupano di partecipazione ma sono certa che si procureranno un bel riassunto in vista dell’approvazione della direttiva.
La parola passa a J0nathan Parker, Commissione Europea, che relaziona sul progresso delle direttive Vas, concludendo che funzionano, ma sono da chiarificare. Tra l’altro, qualcuno le applica troppo tardi nel processo, rendendole vane. Quindi, rende nota la necessità di un emendamento europeo alla Vas, ma ribadisce che è troppo presto: nessuno le ha ancora digerite, altri nemmeno applicate… insomma italiani,  almeno uno sforzo di comprensione! E’ materia di interesse per tutto il paese!!!

Giuseppe Italiano, ministero dell’ambiente, parla del procedimento partecipativo e poi elenca una serie di criticità della Vas in Italia: i rapporti ambientali sono troppo tecnici (incomprensibili), analisi dei quadri di riferimento superficiale e analisi degli scenari alternativi assente. Ha fatto esempi di piani (a livello nazionale) che hanno dovuto ripetere la Vas per carenza nella fornitura di documenti da esaminare e di conseguenza iniquità dei contributi partecipati. Interessante notizia: entro l’anno il piano di bacino deve essere revisionato secondo la direttiva 2000/60/CE, va fatta la Vas, all’art.14 di tale direttiva è ben spiegato.

La Liguria parla per voce della Dott.ssa Solari, la quale da una breve spiegazione del testo che la regione deve ancora discutere (D.l 154/2009). Non variano definizioni e principi, le novità sono: lo scoping (rapporto preliminare) previsto prima della verifica di assoggetabilità e una commissione regionale per la Vas (organo a cui competono i piani soggetti a Vas ma non l’assoggetabilità degli stessi a tale procedura).
Poi arriva Bobbio, dice che bisogna destare il “can che dorme”, costringere l’attuatore a mettere le carte in tavola e ciò si può fare con un bel dibattito pubblico. Sull’esperienza della Gronda, ci ha parlato della sua commissione, soggetto terzo, impegnato a far mediazione e sintesi tra i vari attori. Ha elencato in dettaglio una serie di condizioni per il dibattito pubblico che ho ribattezzato i 10 comandamenti, anche se sono 6 (ve li dirò poi). Infine ha polemizzato contro la Vas, secondo lui, montagna di carta e di compensi per chi la fa.
L’ing. Baldizzone e il Prof. Campeol hanno parlato di metodi e tecniche di Vas, cioè come far partecipare la gente e trarne contributi attivi.
L’ing. Baldizzone ha illustrato le tecniche in linea di massima (EASW, passeggiata di quartiere, ecc..), confrontandole con le sue esperienze in Italia (Magenta, Cuneo, Laigueglia).

Il prof. Campeol però è polemico: da buon uomo dell’operosa padania, non riesce a capire cosa sia cambiato con la Vas; in Veneto, dice lui, hanno sempre pianificato benissimo fin dai tempi del doge!”

Fine prima parte.

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Data
venerdì, 9 ottobre 2009

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