Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Le 10 Domande del Comitato

Nel ricordare a tutti l’invito a partecipare all’Assemblea di questa sera, martedì 7 luglio, alle ore 21 presso il Centro Sociale Barontini, anticipiamo le dieci domande che verranno poste al vicesindaco e assessore all’Urbanistica avv. Roberto Bottiglioni.

Le altre le potranno porre i cittadini.

  1. Lei ha votato contro queste volumetrie, contenute nel Piano regolatore del 1994 ancora vigente e che ha superato la scadenza decennale. Perché ora le difende così strenuamente?
  2. Abbiamo ottenuto l’abbattimento della torre, ma le volumetrie non sono state toccate. Perché non si procede al nuovo piano urbanistico, riducendo le volumetrie?
  3. Avete mai fatto un censimento delle case, dei fondi commerciali sfitti prima di varare la Variante? L’incremento demografico naturale giustifica costruzioni per altri 1200 abitanti?
  4. Perché tanta fretta in questi giorni per deliberare la variante alla Variante senza consultare la città?
  5. Perché la politica a Sarzana ha consegnato le chiavi della città a un colosso immobiliare come Unieco, che scandisce i tempi, i modi, il come e/o il dove procedere a Varianti?
  6. Perché avete affidato la consulenza per ridisegnare un’area vasta del centro a un architetto, Mario Botta, che, per sua ammissione, non è un urbanista?
  7. Mario Botta è l’architetto di Unieco. Mario Botta è il superconsulente del Comune, portato a Sarzana da Unieco e nominato dal Comune consulente senza bando di concorso, nonostante il suo compenso superi di gran lunga i ventimila euro. Non c’è un conflitto d’interessi? Siamo in presenza di un Arlecchino servitore di due padroni?
  8. Che senso ha nel 2010 costruire un megaparcheggio nel centro residenziale della città, invece di fermare le auto fuori, come avviene in tutte le città d’Europa?
  9. Perché non usare l’area oltre la ferrovia, dopo aver speso soldi pubblici per lo studio di fattibilità?
  10. Il nuovo piano prevede un palazzo residenziale a ridosso della Ferrovia. La tragedia di Viareggio non vi fa sorgere qualche dubbio?
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Data
martedì, 7 luglio 2009

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