Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Ripetitori senza limiti
Cittadini senza informazioni

Articolo di Carlo Ruocco

In tutti i quartieri di Sarzana possono spuntare ripetitori di telefonia. Il Piano delle antenne, che il consiglio comunale sta per adottare, non prevede limiti. Neppure laddove già esistono ripetitori (zona Enel – stadio, ad esempio).

Il ripetitore di via Landinelli potenziato nel maggio 2013

Hanno già dato il via libera la Consulta dell’ambiente con tre sole astensioni e nessun voto contrario e la Commissione territorio del Comune. La Regione deve decidere se assoggettare il Piano alla (VAS) Valutazione Ambientale strategica o se avallare le conclusioni dei tecnici incaricati dal Comune di redigere il Piano, secondo i quali lo screening di VAS è già sufficiente.

E i cittadini? A Sarzana pare non abbiano diritto né a essere informati sugli attuali livelli di elettrosmog, né sui contenuti del Piano. Il Comitato Sarzana, che botta! nel gennaio 2015 , dopo aver vinto con cittadini e associazioni la battaglia contro il ripetitore dei Grisei grazie all’intervento della Sovrintendenza, aveva chiesto che fossero censiti gli impianti esistenti e fossero effettuati e resi pubblici rilevamenti periodici dell’elettrosmog.

Se il Piano venisse approvato così com’è, quando gli abitanti dei quartieri vedranno spuntare ripetitori in modo selvaggio, sarà troppo tardi per protestare. Il sindaco potrà allargare le braccia e dire che ormai c’è un Piano delle antenne, che va rispettato.

Due ingegneri, Riccardo Butta e Neri Ripoli, hanno analizzato il Piano e scritto alcune osservazioni che il Comitato Sarzana, che botta! ha condiviso e fatto proprie per il rigore scientifico e la sensibilità su tre temi: partecipazione, paesaggio, salute assieme alle associazioni Legambiente e Italia Nostra.

Questi in sintesi le considerazioni e le proposte che sono state inoltrate al Consiglio Comunale.
1) Livelli d’inquinamento elettromagnetico a Sarzana: i dati sono fermi al 2014. Mancano informazioni più aggiornate.
2) Nulla si sa delle esigenze degli operatori di telefonia anche in riferimento all’evoluzione tecnologica (reti G5) e alle attese degli utenti
3) Tutela della salute. Il Piano fotografa la situazione esistente, frutto di scelte caotiche del passato, ma non prevede alcuna razionalizzazione, che eviti effetti di accumulo dell’elettrosmog.
4) Protezione dell’ambiente e del paesaggio. Si tutela il centro storico (ma l’antennone di via Landinelli resta), Marinella. La Fortezza solo il monumento, non la collina. Tutti gli altri luoghi paesaggisticamente sensibili non sono considerati
5) Informazioni complete e tempestive ai cittadini. Nessuna Consulta ha programmato incontri informativi sui contenuti del Piano. Il coinvolgimento informato dei cittadini è fondamentale per il successo e la qualità dei processi di trasformazione urbana.
6) Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Proteggere ambiente, paesaggio e salute non è strategico per l’Amministrazione? Gli estensori hanno efficacemente descritto complessità e fragilità del territorio. Ma proprio per questo la loro conclusione che il Piano non debba essere assoggettato a VAS non può essere condivisa. Esso è uno dei principali strumenti per le nuove installazioni e il risultato finale ha impatto su salute e paesaggio. Su questo richiamiamo il parere del massimo esperto spezzino di diritto ambientale, Marco Grondacci.

Sulla base di queste considerazioni si ribadisce la richiesta già presentata dal Comitato Sarzana, che botta! al Consiglio comunale il 9 marzo scorso di fermare l’attuale percorso di adozione/approvazione del Piano per consentire che le Consulte indicano incontri di presentazione, informazione e confronto con i cittadini, che i tecnici allarghino la conoscenza delle attuali emissioni di elettrosmog a tutto il territorio comunale, includendo anche altre sorgenti di emissione, che raccolgano e armonizzino le previsioni di installazioni future sul territorio in base alle previsioni dei gestori. Qui il documento degli ingegneri Butta e Ripoli Piano antenne Considerazioni e proposte ingegneri Butta – Ripoli e l’istanza delle tre associazioni Piano Antenne Istanza delle associazioni al sindaco e al consiglio comunale.

 

 

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Data
mercoledì, 12 aprile 2017

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