Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


Elezioni 2018
Cavarra ha iniziato
il “porta a porta”
ma è solo uno spot

“Il sindaco a casa tua”. E’ l’ultima trovata pubblicitaria di Alessio Cavarra nel tentativo di recuperare consensi. Del resto le Consulte hanno fallito per mancanza di credibilità, essendosi rivelate la cinghia di trasmissione dell’amministrazione. Le assemblee di quartiere sono scarsamente frequentate, perché convocate per comunicare decisioni già prese. Il sindaco ha deciso di applicare il principio “Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna” …  Ciò che da sempre fanno i parroci nelle loro parrocchie nel periodo pasquale.
Lo ha fatto dopo aver annunciato la sua ricandidatura per il 2018. Cioè inizia la sua campagna elettorale casa per casa. Forse però ha sbagliato i conti. Cosa che gli succede da quando era assessore al bilancio nella giunta Caleo. La sua parrocchia infatti è molto più estesa.
Le famiglie sarzanesi sono 8500. A loro, secondo il programma reso pubblico per gennaio, Cavarra dedicherà 18 ore al mese per l’ascolto delle loro esigenze e, presumiamo, alla propaganda di ciò che ha fatto. Se estendiamo il piano di “ascolto” all’intero anno, in dodici mesi sommerà 12.960 minuti di visite pastorali al suo gregge. Se tutti i cittadini apriranno la porta, potrà dedicare a ogni famiglia un minuto e 31 secondi, benedizione compresa. La matematica non è un’opinione. La demagogia sì. Quanto basta però per finire agli onori dell’agenzia Ansa e di qualche generosa TV, che si è bevuta la trovata pubblicitaria per iniziare una campagna elettorale che durerà quindici mesi.

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Data
sabato, 28 gennaio 2017

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