Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Via Murello, i lavori
restano al palo
Che fine fanno
2 milioni di fondi FAS?

Articolo di Carlo Ruocco

E’ arrivato settembre e puntuali ci siamo presentati in via Murello per assistere alla ripresa dei lavori. Il cantiere non è fermo. E’ immobile. Sicuramente sarà questione di giorni. Non saremo noi a speculare su questa politica dei periodici annunci, dei cronoprogrammi, che ormai sprofonda nel ridicolo.

Via Murello, lato Millepiedi. La striscia di plastica rossa avverte: Lavori in corso. Ma il cantiere è fermo da 13 mesi

Abbiamo questioni più serie da porre: che fine hanno fatto i fondi FAS della Regione (un paio di milioni di euro); in quali tempi verrà sistemata tutta la zona di piazza Terzi e dell’ex area ferroviaria da anni abbandonate al degrado da periferia di Damasco, che il fallito Piano Botta doveva sabare; come saranno impiegati i 620 mila euro che le cooperative si erano impegnate in una convenzione a tirar fuori per l’esproprio delle case dei ferrovieri, esproprio a cui il Comune rinuncia.
Crediamo che il Consiglio comunale e la città debbano essere coinvolti in questa revisione radicale del Piano Botta per le forti implicazioni nell’uso del denaro pubblico oltre che di destinazione urbanistica dell’area.
La politica degli annunci e dei flop 

La riapertura del cantiere era stata annunciata a maggio per agosto, il 27 agosto scorso (al termine della riunione seminariale della giunta in un agriturismo di Fosdinovo) per settembre. Era la quarta volta dal 26 agosto 2014 che il sindaco Cavarra e l’assessore Baudone davano il trionfale annuncio col corredo del completamento in tre mesi.

La fine dei lavori del sottopasso era fissata per il 14 maggio 2015. Ma tutto è andato alla rovescia, come il cartello giallo di cantiere ...

Anche lo scorso anno la previsione era la ripresa dei lavori a settembre e la riapertura entro dicembre. Si cercava – allora – di reperire 150 mila euro per completare provvisoriamente il sottopasso. Via Murello sarebbe rimasta della stessa larghezza con un senso unico alternato. Il “cronoprogramma” fu aggiornato alla fine del 2014: riapertura del sottopasso a marzo.
Il maggio scorso nuovo annuncio dopo un incontro tra la giunta e le cooperative: i lavori del sottopasso riprenderanno ad agosto. Questa volta però è previsto l’allargamento di via Murello per assicurare la circolazione a doppio senso di marcia. Verrà demolito il muro di sostegno in pietre del terrapieno su cui sorgono le case degli ex ferrovieri, sostituito da un muro in cemento armato più arretrato per far spazio a due corsie. Termine lavori dicembre 2015.

Stracciate le opere faraoniche del Botta
Vale la pena ricordare che le opere viarie del Piano Botta, finanziate con i fondi FAS dalla Regione Liguria, comprendevano un nuovo percorso, che costeggiava la linea ferroviaria. Prevedeva infatti che la nuova via Murello corresse dal sottopasso lungo la ferrovia fino alla stazione. Per fare questo si sarebbe dovuto espropriare e demolire le case degli ex ferrovieri, si sarebbe dovuto sbancare tutto il terreno antistante un magazzino FS abbandonato, destinato anch’esso alla demolizione. Una rotonda avrebbe dovuto collegare la nuova via Murello a via Emiliana e a via Muccini (strada di nuova previsione). Una seconda rotonda avrebbe dovuto collegare la nuova via Murello con via Lucri e piazza Terzi e al megaparcheggio interrato sotto la nuova stazione dei bus.
Che fine fanno 2 milioni e 620 mila euro di denari pubblici?
Tutte le opere (compresa la pista ciclabile, che attende ancora di essere completata) erano finanziate con i fondi FAS erogati dalla Regione (3 milioni e mezzo di cui 1 milione e 50 mila euro per i 33 alloggi popolari di via Muccini) e con un contributo di 620 mila euro del Comune. Il contributo della Regione pare sia già stato incassato (a parte una quota residua del venti per cento). Le cooperative erano impegnate a mettere i denari del Comune, che dovevano servire per gli espropri. Ora che gli espropri non si fanno, che non si fa la strada, ben più costosa, prevista dal progetto, che non si completa la pista ciclabile, tutti quei denari come verranno impiegati? La città e il suo “parlamentino” meritano di essere informati e interpellati.
DUE PROGETTI A CONFRONTO
Pubblichiamo in esclusiva il nuovo progetto di via Murello, gentilmente consegnatoci dall’assessore Massimo Baudone, e il “vecchio” Piano Botta.

Nel progetto attuale via Murello viene soltanto allargata per realizzare due corsie e un marciapiede

La sezione del sottopasso. Tratteggiato a destra il muro che deve essere rimosso: il disegno mostra che si guadagna lo spazio per metà auto

Nel Piano Botta via Murello correva parallelamente ai binari (area bianca in basso) dal sottopasso (a sin.) fino all'attuale Metropark (a dx). Via Emilianaaveva una deviazione per via Muccini. In giallo la pista ciclabile. Al centro il palazzo pentagonale, la stazione dei bus a otto corsie e il supermercato.

 

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Data
mercoledì, 23 settembre 2015

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