Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Ecco piazza Martiri alberata
accogliente, da vivere. Parliamone

Una “nuvola verde” per trasformare piazza Martiri in un luogo gradevole alla vista per chi arriva a Sarzana dall’autostrada, gradevole per la sosta e il passeggio, gradevole da vivere e da respirare: è la proposta del Comitato Sarzana, che botta! all’Amministrazione e alla città.

Sabato 7 giugno, dalle ore 10,30

presentato ai sarzanesi e alla stampa

Dove? In piazza Martiri, ovviamente. Due pannelli di disegni, di planimetrie e di render con tavole di confronto con le proposte fino ad oggi elaborate dall’Amministrazione.
E’ una “rivoluzione culturale” in una città dove le piazze vengono di norma lastricate e contornate di scarsi alberelli. Vorremmo con questa proposta riproporre la cultura del verde pubblico, cara ai nostri  nonni, ai sindaci di cinquanta o cento anni orsono.

Un ponte col passato
L’ultimo giardino urbano realizzato a Sarzana è in piazza Veneto (sindaco Paolino Ranieri). I palazzi attorno sono tutt’altro che opere di grande pregio architettonico. Ma l’occhio cade sul verde. Chi abita in quei palazzi si affaccia su un grande giardino pubblico. La stessa fortuna tocca a chi affaccia su piazza Battisti o sui giardini all’italiana di via XX Settembre (Stazione FS).
La proposta del Comitato è nata dopo la presentazione dell’ultimo progetto di ristrutturazione della piazza, in continuità con quello proposto dall’architetto Piarulli nel Piano Botta nel 2009. Se allora la distesa di lastroni cementizi era quasi un obbligo per la previsione di un parcheggio pubblico interrato, oggi quel vincolo non esiste più dal momento che l’Amministrazione dice di realizzare altrove i parcheggi pubblici.

Ieri e .... domani. Cosa ne pensate?

La nascita di un’idea
L’idea di alberare la piazza, di offrire ai suoi abitanti (inquinati per anni) un habitat vivibile e ai cittadini un luogo d’incontro piacevole è nata spontanea all’interno del direttivo. Gli alberi mitigano il clima d’estate e d’inverno e filtrano lo smog.
A incoraggiarci a elaborare la proposta è stata anche la volontà di uscire dalla logica del “sì” o “no” a un unico progetto presentato dall’architetto incaricato dall’Amministrazione o da un imprenditore privato.
Gli architetti sono fondamentali per la loro competenza, ma vengono dopo.

Il contributo dei tecnici
Nel Comitato abbiamo lavorato così. Prima abbiamo buttato giù le idee. Poi tre “professionisti dell’immagine, del paesaggio”, il professore dell’Accademia di Carrara Federico Luci, l’architetto Roberta Mosti (presidente del Comitato) e Guia Valentina Ferrari, laureanda in architettura, hanno dato corpo alle idee.

Una proposta aperta al confronto e al contributo dei cittadini
Ai cittadini e all’Amministrazione diciamo: questa proposta può essere arricchita, cambiata, confrontata con altre proposte. Noi siamo pronti a discuterla, a modificarla, a migliorarla in un confronto pubblico, aperto. Non abbiamo concordato il progetto con l’imprenditore che ristruttura il Laurina, perché la piazza è pubblica, non privata. Il Comune può anche scegliere di incassare gli oneri di urbanizzazione e i diritti di uso del sottosuolo e indire una gara pubblica per realizzare un progetto condiviso con i cittadini, ponendo tempi certi perché non si ripeta il copione di sempre (piscina, piazza Terzi, percorsi ciclopedonali alla Bradia ecc.).
Urbanistica partecipata
All’amministrazione occorre coraggio e vera capacità di ascolto, uscendo dalla logica della ricerca del consenso acritico, che svuota di significato le assemblee e le Consulte. Invitiamo fin d’ora chi visita il nostro sito a venire in piazza Martiri o comunque a portare il proprio contributo, la propria opinione da cittadini protagonisti. In Europa, in Emilia, in Toscana si chiama urbanistica partecipata.

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Data
venerdì, 6 giugno 2014

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2 commenti per “Ecco piazza Martiri alberata
accogliente, da vivere. Parliamone”


  1. Silvano D'Alto says:

    Finalmente una proposta che affronta il tema dello spazio ! Ottima idea. Ma occorre precisare il tipo di alberi. La configurazione della piazza d’estate e d’inverno ( nuvola è un po’ vago!), ecc. Avanti così!

  2. Il comitato says:

    L’osservazione del professor D’Alto, prezioso esperto del Comitato nella fase di contestazione del Piano Botta, è da tenere ben presente nell’ulteriore elaborazione della proposta. Non siamo ancora entrati nei dettagli. Ad esempio per il tipo di alberi ci piacerebbe un confronto con esperti per poter scegliere in base alle funzioni che questo luogo può essere chiamato ad assolvere una volta eliminato il parcheggio. Pensiamo di organizzare un incontro pubblico e confidiamo che tu non sia a Firenze. Sei fin d’ora invitato. Grazie. Carlo Ruocco



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