Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


Gare per incarichi pubblici: la Val di Magra snobba la legge Bersani

Bersani: trasparenza e concorrenza ....

Bersani: trasparenza e concorrenza ....

di Carlo Ruocco

Le amministrazioni pubbliche devono assegnare gli incarichi  di consulenza, compresi quelli per la redazione di piani urbanistici, tramite concorso e non con affidamento fiduciario. A dirlo non è il Comitato Sarzana, che botta!, ma  l’A.V.C.P. (Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici lavori, servizi e forniture). E non è un pronunciamento di ieri. Si tratta di una deliberazione del 25 ottobre 2007, la n. 296. L’Autority di vigilanza non detta una nuova norma, ma chiarisce che a tutti i tipi di incarichi pubblici si deve applicare la disciplina contenuta nel decreto Bersani del 2006.
Ebbene appare davvero singolare che proprio nella Val di Magra, governata ovunque dal partito che ha come segretario il padre di una legge di garanzia, di trasparenza e di tutela del pubblico interesse, che offre occasioni per i giovani professionisti, la norma sia ignorata. Soprattutto negli incarichi urbanistici prevale l’affidamento “fiduciario” (o clientelare o politico).
Ma chi deve far rispettare questa legge dello Stato la cui violazione comporta un indubbio e ingiusto vantaggio patrimoniale per chi riceve l’incarico senza concorso?
L’esistenza di questo secco pronunciamento dell’Autority era già contenuto nelle Osservazioni che il Comitato presentò al Consiglio comunale proprio in riferimento all’incarico a Mario Botta (tra l’altro professionista delle società cooperative che stavano per acquistare le aree). Era stato l’avvocato Rodolfo Furter, esperto in diritto urbanistico, a suo tempo assessore, a richiamare l’intervento dell’Autority. Alla sua Osservazione l’ufficio urbanistico di Sarzana si limitò a rispondere “Non pertinente”. Scriveva l’avvocato Furter che l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, occupandosi ex professo di questione assolutamente analoga a quella in esame, ha ritenuto che “l’affidamento degli incarichi in materia urbanistica sia assoggettato alla disciplina del D.Lgsl. N.163/2006 e s.m. (c.d. decreto Bersani), rientrando a pieno titolo nella categoria degli appalti di servizio di cui all’allegato II A della norma anzidetta, con la conseguenza che l’amministrazione deve assegnare l’incarico tramite confronto concorrenziale, invece che mediante mero affidamento fiduciario“.

Del resto – notava l’avvocato Furter- la normativa Bersani recepisce le direttive europee in materia.

Invero, sempre ad avviso dell’Autorità A.V.C.P., e sempreché l’amministrazione abbia assunto preventivamente il provvedimento di cui all’art. l25, comma 10, del Codice dei contratti pubblici (per prestazioni di importo compreso fra 20.000,00 euro e la soglia comunitaria), “l’affidamento deve essere comunque preceduto da una consultazione di almeno cinque operatori, nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, richiamati dall’art.l25, comma 11″ . Con la conseguenza che è illegittimo l’affidamento diretto senza alcun confronto concorrenziale”.


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Data
martedì, 24 maggio 2011

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