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Di Pietro drastico sul Piano Casa: Marylin Fusco istiga a delinquere…

Antonio Di  Pietro e Marylin Fusco durante la campagna elettorale del marzo 2010

Antonio Di Pietro e Marylin Fusco durante la campagna elettorale del marzo 2010

di Roberta Mosti

Il Piano casa? “Una vera e propria istigazione a delinquere”. A dirlo non è un ambientalista estremista. Ma il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. E Marylin Fusco, assessore all’urbanistica e vicepresidente della Regione Liguria, appartenente al partito dell’ex magistrato? A rigor di logica è una signora penalmente perseguibile, perché istiga a delinquere col suo Piano Casa che premia chi ha commesso abusi edilizi, consentendo di ampliarli in deroga ai piani urbanistici. Perseguibile anche per “frode elettorale”: prima delle elezioni s’impegnò per “battaglie coerenti con le nostre convinzioni”
E’ veramente interessante ricostruire il pensiero politico dell’Italia dei Valori sugli incentivi all’edilizia privata:  Di Pietro detta la linea, ma  dalle parole ai fatti c’è un abisso, sopratutto in Liguria.
Forse perché, come scrisse Preve nel suo libro “Il partito del cemento”, in Liguria c’è una concordia straordinaria tra destra e sinistra sulle politiche edilizie, un partito trasversale, al quale si è aggiunto anche l’IDV con la mirabile iniziativa di allargare le maglie del piano casa agli abusi condonati e agli edifici artigianali, industriali e agricoli.
All’assessore all’urbanistica, esponente IDV, Marylin  Fusco, coautrice di tale piano, plaudono gli esponenti del PDL, che  ora vorrebbero, come proposto da Morgillo, allargare il piano casa anche alle zone di pregio paesistico vincolate come Monte Marcello. Eppure era contro il Piano Casa lanciato da Silvio Berlusconi che Di Pietro aveva rivolto la sua dura requisitoria.
In un articolo tratto dal sito www. repubblica.it del 17 marzo 2009, Antonio Di Pietro definiva il piano casa di Berlusconi un “condono preventivo”, una  “vera e propria istigazione a delinquere”, uno “scempio che governo e maggioranza vogliono fare delle nostre città” anche in riferimento al fatto che, agli ampliamenti di edilizia residenziale, non potrà corrispondere un aumento delle superfici a servizi collettivi.

Più recente è la posizione di Maurizio Ferraioli (direttivo provinciale dell’IDV della Spezia) del 31 maggio 2010 tratta dal mensile” Città della Spezia”. Ferraioli si diceva “esterrefatto che parecchi sindaci ed amministratori di centro-sinistra si dimostrano favorevoli all’allargamento delle maglie del Piano Casa” e sperava che le dichiarazioni della Fusco in merito fossero solo una provocazione. Ferraioli chiese un parere al suo segretario nazionale che lo rincuorò assicurandolo che certi temi  “verranno affrontati dai nostri amministratori nel pieno rispetto delle logiche che il partito si è prefisso”.

A queste logiche si appellava anche la Fusco in campagna elettorale, sul suo sito di propaganda, mai più aggiornato dopo la vittoria elettorale, scriveva a proposito di una politica nuova di  “ battaglie significative e coerenti con le nostre convinzioni ”, le stesse che l’hanno portata a promulgare il 3 dicembre un premio all’illegalità.

Ma la coerenza è una dote innata, anzi un valore, scomodo in politica, perchè va a spasso con la lealtà agli elettori e l’IDV ligure dovrebbe rispolverare il suo elenco.

LA PETIZIONE

Link:

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/di-pietro-radio/di-pietro-radio/di-pietro-radio.html

http://www.marylinfusco.com/view_blog.php?id_cat=4

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Data
giovedì, 16 dicembre 2010

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