Sarzana, che Botta!

« Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala »

Alexis de Tocqueville


Concorso-sorpresa! In mostra progetto del Comune. Sposa le tesi del Comitato

di Carlo Ruocco

Con un progetto approvato dalla Giunta Caleo anche il Comune sarà presente sabato pomeriggio alla presentazione delle opere in gara al concorso d’idee lanciato dal Comitato “Sarzana, che botta!” per ridisegnare via Muccini e piazza Terzi. La soluzione progettuale pubblica è stata ammessa fuori concorso perché le soluzioni in essa contenute sono perfettamente coerenti col bando redatto dal gruppo tecnico del Comitato sulla base delle osservazioni a suo tempo sviluppate dai cittadini, dalle associazioni, dalle consulte nelle assemblee pubbliche: conservazione e ristrutturazione del vecchio mercato, abbattimento delle volumetrie in piazza Terzi, trasferimento di edifici commerciali e residenziali e del megaparcheggio oltre la ferrovia con ascensori di collegamento tra Crociata e il Centro cittadino.

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Non è una burla. Nella sala del Chiostro di San Francesco, gentilmente concessa dalla parrocchia in assenza di sale pubbliche adeguate ad ospitare una mostra con 13 tavole cartografiche, sarà effettivamente esposta una tavola tratta da un progetto approvato il 27 giugno 2005 dalla prima giunta Caleo.

L’elaborato grafico era inserito nello studio di fattibilità per la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana per il recupero delle aree dismesse dalle ferrovie. Lo studio, costato alle casse pubbliche 78 mila euro, fu finanziato dal Ministero dei trasporti a conclusione di una gara nazionale tra enti pubblici nella quale il nostro Comune conquistò il venticinquesimo posto. La decisione di partecipare al bando era stata presa dalla giunta Guccinelli e approvata dal Consiglio comunale dell’epoca, in cui sedeva anche Massimo Caleo, che l’approvò.P1010036

Ci siamo ricordati di aver acquisito un paio di anni orsono presso l’ufficio urbanistico le delibere e la documentazione, compreso un CD contenente tutti gli elaborati grafici e gli studi giuridici ed economici, realizzati rispettivamente dagli architetti Luigi Piarulli e Stefano Mugnaini, dall’allora avvocato del Comune, Patrizia Bianchi, dal commercialista Paolo Bernardini. Un lavoro serio e di grande interesse sia per le soluzioni urbanistiche approntate,sia per lo studio di fattibilità economica. L’insieme delle opere sarebbe costato assai meno del Piano Botta. E prevedevano già la realizzazione di alloggi di edilizia popolare o convenzionata. Era il 2005. L’urgenza di alloggi popolari, vale la pena ricordarlo, è stata invocata come scusa per approvare in tutta fretta il Piano Botta. La “fame di case a basso costo per famiglie indigenti” è ancora oggi usata come arma dal sindaco Caleo e da consiglieri comunali come Rosignoli contro il Comitato, che, ostacolando il Piano Botta, si mostrebbe insensibile al dramma di tante famiglie. Forse farebbero meglio a smettere di fare demagogia a basso costo.

Per dare applicazione alla Società di Trasformazione Urbana, il Comune avrebbe dovuto procedere a una Variante al Piano Regolatore generale per l’area di via Muccini e piazza Terzi e della Crociata per la vasta area ferroviaria dismessa sull’altro lato dei binari, inserendo nel PRG le nuove soluzioni progettuali. Poi avrebbe dovuto costituire dal notaio la STU con le Ferrovie dello Stato, che già avevano manifestato il loro interesse alle soluzioni proposte, e con un’impresa privata come partner, attraverso una gara pubblica.P1010042

Tempo due anni e la Giunta Caleo nel giugno 2007 cambiò idea, decidendo di procedere sì a Variante, ma incaricando l’architetto Mario Botta, che aveva elaborato nuove proposte architettoniche per le cooperative Abitcoop Liguria, Unieco e La Marina. E la storia di piazza Terzi fu riscritta dallo stesso consiglio comunale, riempiendo di cemento tutta la piazza e l’area ferroviaria.

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Data
giovedì, 18 novembre 2010

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