Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Comunicato Ufficiale del Comitato Sarzana, che Botta! dal portavoce Dott. Roberto Mazza

Comunicato Ufficiale del Comitato Sarzana, che Botta! dal portavoce Dott. Roberto Mazza
alle testate giornalistiche:

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Il sindaco ha annunciato che, trascorsa questa settimana, procederà all’approvazione del piano di via Muccini e piazza Terzi. Ebbene, come portavoce del comitato dico che il Sindaco non può procedere all’approvazione del piano Botta. Non ne ha il diritto.
La maggioranza tra gli abitanti e i commercianti del centro città non lo vuole.
Nessuno vuole imbruttire la città. Nessuno vuole cementificare selvaggiamente.
Tutti vogliono sapere, capire, partecipare. Su queste faccende serie non s’improvvisa, non si forzano i tempi. Caleo non è Mitterand. La Dèfense è lontana.

Il confronto civile al Cinema Moderno non hanno trovato continuità, chiarezza e correttezza democratica da parte della Giunta. Nessun membro della Giunta ha provato a confutare le obiezioni del comitato e di esperti urbanisti. Non è un confronto ma un monologo con un unico imperativo: approvare in fretta. Non sono state date risposte ai quesiti essenziali riguardanti il perché della scelta, i bisogni di Sarzana, lo studio demografico, la riflessione sull’immigrazione, la congruità del piano al contesto.

Non è stata fatta chiarezza sulla spesa generale del Piano, i problemi economici del Comune, la natura dell’incarico e la parcella dell’architetto Botta, le altre parcelle dei consulenti e gli altri costi a carico dei contribuenti, eventuali difformità degli standard urbanistici dai piani e dalle leggi in vigore, la carenza di verde pubblico fruibile, la presenza improvvisa di una torre in più (un cilindro di 31 metri d’altezza), il problema della viabilità, l’inquinamento, la corrosione del Centro Storico, l’affossamento dei piccoli commercianti e artigiani,
fino ad arrivare alla Valutazione ambientale strategica, prescritta dalle norme europee.

Questo senza considerare le copiosissime critiche ad un’estetica disegnata sulla necessità di rispetto delle inutili volumetrie. I perché della scelta di quei materiali (mattoni) funzionali solo all’impresa costruttrice che li produce. Non si danno risposte ai cittadini che si vedranno costruire case intorno, più alte delle loro, in un cantiere che stazionerà almeno 5 anni. La contestazione dei cosiddetti Boulevard che impediranno al turista di pensare di accedere in una città a misura d’uomo, snaturandone il senso storico.

Se il Sindaco dovesse procedere senza ascoltare ancora e a lungo i cittadini ci saranno 1000 osservazioni al piano! Abbiamo già intrapreso contatti a livello regionale e nazionale, forti del consenso di tante adesioni piovute in pochi giorni e che continuano a crescere e del prezioso apporto di esperti di diritto e di urbanistica, di accademici di fama nazionale e internazionale (La Cecla, Moneo, Cervellati, D’Alto, Spalla), di prestigiose riviste di settore (Abitare e AD), la casa editrice ACTAR.

Siamo decisi a contrastare con ogni mezzo legale lo stile ormai stantio di fare ancora politica urbanistica nel 2009 utilizzando le archistar per coprire operazioni immobiliari che fanno a pugni con l’ambiente.

Continueremo la nostra pacifica campagna d’informazione, smascherando gli artifici usati nelle carte per nascondere l’impatto delle nuove costruzioni. Intraprenderemo tutte le iniziative possibili in ogni sede per contrastare l’approvazione del piano da parte degli organi preposti. Confidiamo che altre voci in città rompano il muro del silenzio, della neutralità e si aggiungano a quelle dei nostri duemila aderenti.

Il comitato “Sarzana, Che Botta!”

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Data
sabato, 21 marzo 2009

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