Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


La Regione si pente: la VAS va applicata a tutti i Piani e Varianti antecedenti il 2008

di Carlo Ruocco

Tutti i piani, i programmi e le loro varianti, il cui procedimento sia stato avviato prima del 28 aprile 2008, devono essere assoggettati alle procedure di Valutazione Ambientale strategica secondo le disposizioni del Testo Unico ambientale del 2006. betoniera2

Sotto la pressione dell’Unione Europea la Regione Liguria compie una “urgente” virata e cambia il testo che regola provvisoriamente l’applicazione della VAS in attesa di una legge regionale in materia.  L’aggettivo “urgente” è contenuto proprio nel disegno di legge approvato ieri in tutta fretta e all’unanimità dal Consiglio Regionale della Liguria. E’ volto a scongiurare la procedura d’infrazione da parte della UE e quindi a evitare una forte multa.

E’ una novità clamorosa, un’ammissione che la lettura data dai comitati e dalle associazioni ambientaliste era corretta e coerente con la normativa europea.

Il testo dell’articolo 46 aveva già subito due modifiche sempre più in chiave “antieuropea”.

Nella L.R. 10 del 2008 la VAS non si doveva applicare ai piani e alle varianti adottate prima del 31 luglio 2007 oppure adottate entro il 12 febbraio 2008 nel caso che la Regione o la Provincia avessero già svolto degli atti di valutazione. In tutti gli altri casi la Regione si limitava alla verifica di assoggettabilità.

Nello stesso anno 2008 con la L.R.  20, il testo dell’art. 46 era il seguente:

3. I piani e i programmi e le loro varianti individuati all’articolo 6, commi 2, 3 e 3 bis del d.lgs. 152/2006 e successive modificazioni, il cui procedimento sia stato avviato prima del 31 luglio 2007, non sono assoggettati all’applicazione delle disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica contenute nel citato d.lgs. 152/2006 ma si concludono secondo le normative regionali previgenti in materia urbanistica e di valutazione ambientale.”

Il Piano Botta ne era escluso perché avviato con delibera di giunta il 26 giugno 2007.

Cambia tutto: la VAS è d’obbligo per tutti i piani e loro varianti non approvati definitivamente prima del 2006.

Una domanda sorge spontanea: che ne sarà di tutti quei piani, programmi, varianti il cui iter non si era concluso prima del 21 luglio 2004, data in cui tutti gli Stati membri avevano l’obbligo di recepire la normativa europea? Secondo la Commissione UE, anche quei Piani avviati prima di quella data, se non si trovano in uno stato “eccessivamente avanzato” devono essere bloccati e sottoposti a VAS. Tutti gli altri, anche se approvati e anche se  sono ….. alla posa delle “prime pietre” sono illegittimi per la UE. Qualsiasi nuovo atto o concessione può essere impugnata davanti al TAR.

<”E’ la tesi che sosteniamo da anni – commenta Marco Grondacci, esperto di diritto ambientale europeo, consulente di enti pubblici per la VAS e membro del Comitato tecnico di Legambiente e nostro consulente – Per noi che crediamo  in una corretta gestione del territorio e nella legalità è una bella vittoria. Non ci hanno mai voluto ascoltare. Ora voglio vedere cosa succede a tutti i piani approvati dopo il 2004”.

Il nostro pensiero va a tante varianti sostanziali che sono state approvate in questi ultimi anni: a Sarzana pensiamo alla Variante Botta e a Tavolara. Ma anche la Variante Normativa del Parco Magra e a tanti interventi pesanti ad Ameglia (area artigianale a ridosso della zona Parco), a Santo Stefano Magra.

Siamo a una svolta – ribadisce Grondacci – la VAS è applicabile a tutti i piani e varianti sostanziali il cui iter è iniziato dopo il 21/7/2004 a prescindere dallo stadio di avanzamento in cui si trovano nella loro elaborazione. Si salvano solo quei piani il cui iter di approvazione si è concluso prima del 21 luglio 2006”.

Riuscirà con questo “ravvedimento” la Regione Liguria ad evitare il procedimento d’infrazione davanti alla Commissione UE per violazione della normativa VAS 2001?

E’ probabile di no. E noi cittadini saremo chiamati a pagare con le tasse regionali una multa salata.

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Qui il testo del vecchio art. 46 abrogato. Era sotto osservazione da parte dell’Unione Europea (qui) anche per iniziativa del Comitato “Sarzana, che botta!” (qui)

Qui la modifica sostanziale introdotta ieri. Ha valore retroattivo. E’ una correzione obbligata per armonizzare la legge regionale alla normativa europea.

Per saperne di più:  Nuova legge regionale sulla VAS: e ora ai piani e varianti approvati dal 2004 cosa succede? (Articolo ripreso da Speziapolis, autore Marco Grondacci)

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Cogliamo l’occasione per ricodare il seguente evento organizzato da Legambiente Liguria:

VENERDI’ 15 APRILE ALLE ORE 21

PRESSO LA SEDE DELL’ARCI VALDIMAGRA  (Via Landinelli – Sarzana)

ASSEMBLEA PUBBLICA SUL TEMA:

CEMENTO IN LIGURIA DOPO  IL PIANO CASA:

ADESSO IL PROGETTO MARINELLA

( E ALTRI CASI…)

Partecipa Roberto Della Seta

Senatore del Partito Democratico e membro della segreteria nazionale di Legambiente

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Data
mercoledì, 13 aprile 2011

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