Sarzana, che Botta!

« Nessun dolore resiste quando uno, destandosi tre mattine di seguito, ha nella faccia lo splendore vivificante del sole che sorge »

Le Corbusier


Elezioni. Piano Botta: limitare i danni. Marinella: il futuro è ambiente e qualità

Iniziamo la pubblicazione delle risposte ai quesiti che abbiamo posto (http://www.sarzanachebotta.org/2018/05/elezioni-il-comitatointerpella-i-candidatischeletri-bottae-piano-di-marinella/) ai sei candidati alla carica di sindaco di Sarzana nell’ordine in cui ci sono pervenute.

Via Muccini come approvata dal consiglio comunale nel 2009. “L’opera” non è neppure a metà. Cosa farne?

Abbiamo iniziato dal Piano Botta, una variante urbanistica molto controversa che interessa ben 62.000 mq. senza contare il retroscalo vicino al Millepiedi. Nei programmi elettorali se ne parla poco o nulla. Eppure si tratta di un quarto del centro urbano tra via Muccini e piazza Terzi e area ferroviaria, in posizione nevralgica d’ingresso alla città e carica di problemi. Poi c’è Marinella con la tenuta, il borgo e il suo litorale.
A distanza di tre settimane ci sono pervenute quattro risposte. Le pubblichiamo nell’ordine di ricevimento: Valter Chiappini (Sarzana in movimento), Paolo Zanetti (Sinistra Sarzanese), Federica Giorgi (Movimento 5 Stelle), e Paolo Mione (Sarzana per Sarzana). Non pervenuti Alessio Cavarra (PD) e Cristina Ponzanelli (Centrodestra).

VALTER CHIAPPINI (Sarzana in Movimento)
Verificare con i privati la fattibilità di tutto il progetto di via Muccini, tenendo presente che ciò che un Prg può dare, un successivo Puc può togliere. I parcheggi sotterranei già realizzati potrebbero essere utilizzati. Occorre fare chiarezza sui 33 alloggi sociali e sui finanziamenti già erogati. Per piazza Terzi ripensare l’intera area, recuperando il vecchio mercato e prevedendo un parcheggio di scambio oltre la ferrovia nell’area dismessa e degradata oltre il sottopasso di via del Murello. Non serve in città un capolinea Atc, ma fermate attrezzate. Il futuro di Marinella è nel Parco Magra. Vanno rivisti Piano del litorale e linea demaniale. La proposta integrale qui Elezioni Comunali Chiappini su Piano Botta e Marinella

PAOLO ZANETTI (Sinistra Sarzanese)
Via Muccini: si completi solo l’esistente. Un problema serio è riempire il costruito. Occorre capire le intenzioni di banca Carige. Per gli alloggi sociali non è da escludere un intervento di ARTE. Il resto del Piano va ripensato nel nuovo PUC con riguardo particolare a verde e parcheggi. Marinella va inserita nel Parco Magra assieme al parco archeologico di Luni. Il borgo storico va valorizzato turisticamente: i Padani non vogliono venire in vacanza in brutti palazzoni. Attenzione particolare al dissesto idrogeologico.
Il testo integrale qui (Elezioni comunali Zanetti Piano Botta e Marinella)

FEDERICA GIORGI (Cinque Stelle)
Per il Piano Botta se ne rimanda una rivisitazione nel nuovo PUC. Resta fermo il principio dello stop al cemento e ai progetti faraonici. Per Marinella un principio fermo: nessuna connivenza con società finanziarie. Sì all’inserimento di tutta l’area nel Parco Magra. Per il Piano Spiagge è fondamentale il ritiro del ricorso al Tar proposto dal Comune contro la Regione. E’ importante un coordinamento nel nuovo PUC tra Piano del litorale, Piano di utilizzo dell’area demaniale. Prioritario però è la revisione della linea demaniale che oggi regala larga parte della spiaggia alla Marinella spa.
Il testo integrale qui (Elezioni comunali Giorgi su Botta e Marinella)

PAOLO MIONE
Il Piano Botta è naufragato ma ha compromesso la zona d’ingresso della città. E’ difficile armonizzare ciò che è stato costruito, estraneo alla città. Escludendo per i costi eccessivi la demolizioni degli scheletri di cemento, è necessario nel nuovo PUC cercare soluzioni senza incrementi di volumi, puntando ad adibire gli spazi a servizi. Qualora fosse impossibile realizzare la Cittadella della legalità nella scuola XXI Luglio si potrebbe pensare di destinare quei volumi per le forze dell’ordine.
Per Marinella occorre innanzitutto liberarsi della sudditanza agli interessi della proprietà e varare un piano di salvaguardia dell’intera area. Occorre valorizzare il borgo, la fattoria, l’ex colonia e il litorale evitando il frazionamento della proprietà. Il secondo passaggio deve essere l’inserimento della frazione nel Parco Magra per sfruttare l’opportunità di finanziamenti europei.
Il testo integrale qui (Elezioni comunali Mione su PIANO BOTTA)

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Data
venerdì, 25 maggio 2018

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