Sarzana, che Botta!

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo. »

Margaret Mead


Ripetitori, riveliamo cosa prevede il Piano
Attenzione al segnale, non alla salute

Vorreste un ripetitore di telefonia vicino casa? Il Piano delle antenne adottato dal Comune pone limiti ai gestori per l’installazione o il potenziamento di nuovi ripetitori? In quale modo il Piano tutela la salute dei cittadini secondo il principio di precauzione raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità? In quale modo? Sono previste rilevazioni costanti dell’inquinamento elettromagnetico? E’ assicurata una corretta e trasparente informazione ai cittadini? A queste domande daranno risposta gli ingegneri Claudio Ripoli Ranieri di Genova e Riccardo Butta di Sarzana, che hanno analizzato il Piano adottato dal Comune e alcune esperienze emiliane. L’incontro è organizzato per martedì 20 alle 21,15 presso la sala della Repubblica (Pubblica Assistenza) dal Comitato Sarzana, che botta!.

Con questa iniziativa il Comitato tenta di colmare un vuoto d’informazione e di partecipazione attorno al primo piano delle antenne varato a Sarzana. L’amministrazione Cavarra si è limitata a informare i presidenti delle Consulte di quartiere, che si sono ben guardati dall’informare gli abitanti.

Per legge, trattandosi di un piano che interessa l’intero territorio comunale, dovrebbe essere sottoposto a VAS e dovrebbe essere prevista un’inchiesta pubblica con la partecipazione dei cittadini. In assenza di queste procedure i cittadini sarzanesi hanno una sola possibilità per far conoscere le loro opinioni sul Piano: presentare osservazioni al consiglio comunale entro il 6 agosto. Se il Piano verrà approvato così com’è, sarà inutile nei prossimi anni protestare per la proliferazione incontrollata di antenne nei vari quartieri. Sarà tardi, troppo tardi. Insomma i sarzanesi o parlano ora, o dovranno tacere per sempre (almeno fino al prossimo Piano).

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Data
venerdì, 16 giugno 2017

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