Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Piano del litorale
Incontri fantasma
Violato lo Statuto
Appello alla Regione

Per il Comitato Sarzana, che botta! il Processo partecipativo, che ha preceduto l’adozione del Piano del Litorale di Marinella, è una parodia della partecipazione. L’associazione spiega questo giudizio tranchant in una lettera inviata alla Regione, nella quale si analizzano gli incontri riportati in due pagine fitte del rapporto ambientale e si denuncia come sia stato violato il Regolamento delle Consulte e lo Statuto comunale. Piano Spiagge Processo Partecipativo Lettera in Regione
Di primo acchito sembra che amministratori e progettisti non abbiano fatto altro che favorire la partecipazione con decine e decine di incontri. Ma se si legge nel dettaglio si scopre che hanno infarcito quelle due pagine di tutte le riunioni istituzionali con la Regione, gli uffici regionali, l’Asl, l’Arpal, Acam, con i tecnici, addirittura le riunioni dell’Ufficio del Piano (cioè dei progettisti con i membri dell’ufficio tecnico comunale), le adunanze della commissione edilizia e della commissione del paesaggio. Tutti incontri a cui i cittadini non sono ammessi neppure come spettatori, essendo riunioni di natura tecnica rigorosamente a porte chiuse. In questo profluvio di incontri tecnici, sottolinea il Comitato nella lettera alla Regione, si sono completamente dimenticati del Parco Magra. Ma guarda un po’ il caso che scherzi gioca! Eppure il Parco è istituzionalmente un riferimento fondamentale: il litorale di Marinella, la Tenuta sono un SIC (Sito d’interesse della Comunità Europea); il Comune di Sarzana solo pochi mesi fa ha inglobato la Tenuta nel Parco.
E la partecipazione dei cittadini? Per il Comitato è una stata fino ad oggi una farsa. E lo documenta. Nel Processo partecipativo del rapporto ambientale si trovano solo quattro incontri pubblici nei mesi precedenti all’adozione. Hanno il sapore della beffa. Due assemblee pubbliche si sarebbero tenute nella sala del Consiglio comunale il 7 febbraio e il 6 marzo scorsi. Peccato che non ne abbia avuto notizia nessuno. Non solo: non se ne trova traccia neppure sul sito del Comune. Nessun comunicato stampa. E dire che al sito del Comitato arrivano anche i comunicati del Comune sulle … esumazioni cimiteriali. Neppure i giornali hanno mai ricevuto nulla. Di resoconti ovviamente non se ne parla. Sempre nella sala consiliare sono indicati sotto la criptica dizione “Riunione Sarzana” altri due incontri il 4 marzo e il 2 aprile. Ovviamente anche di questi nessuna traccia di comunicati stampa, annunci sul sito del Comune.
Ma ci sono due fatti ancora più gravi: non sono stati rispettati neppure gli obblighi di consultazione previsti nello Statuto e nel Regolamento comunali. Prima del voto di adozione dovevano essere raccolti i pareri, obbligatori, anche se non vincolanti, della Consulta dell’ambiente (mai convocata da almeno sei anni) e delle Consulte territoriali, visto che Marinella è la spiaggia dei sarzanesi. Per queste violazioni il Comitato chiede di annullare la delibera di adozione e di avviare un reale processo partecipativo.

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Data
sabato, 4 luglio 2015

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