Sarzana, che Botta!

« L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione (...). La Costruzione è per tener su: l’Architettura è per commuovere »

Le Corbusier


Magra, il Parco delle nebbie

Nel sito della Comunità del Parco le retribuzioni del dirigente e le indennità dei consiglieri sono ferme al 2008. Non c’è traccia dei curricula. Anzi, digitando nel motore di ricerca la parola “trasparenza”, l’esito è sconfortante: “Non sono state trovate corrispondenze”. Non c’è neppure lo Statuto aggiornato. Ogni commento è superfluo.  Eppure l’informazione ambientale dovrebbe essere obbligatoria per normativa europea. L’informazione sui profili professionali e i redditi di chi ci governa è obbligatoria per la legge italiana.

La Magra - Immagine dal sito web del Parco

La Magra - Immagine dal sito web del Parco

Il Comitato “Sarzana, che botta!” ha chiesto al presidente della Regione e ai sindaci di procedere con metodi trasparenti nella scelta dei candidati a gestire il Parco per i prossimi anni, mettendo da parte i soliti riti della lottizzazione delle poltrone, rendendo pubblici i  profili professionali, culturali dei prescelti, spiegando ai cittadini contribuenti perché scelgono certe persone invece di altre.
Qualcuno ha scritto che la questione morale in Italia è intrecciata con la questione democratica: chi governa non sente il dovere di rendere conto ai cittadini delle scelte che compie.
Fino ad oggi le nostre sollecitazioni al presidente della Regione Burlando e ai sindaci sono rimaste senza risposta. L’ultima l’abbiamo rivolta al sindaco Massimo Caleo, la nostra prima autorità di riferimento. Le pubblichiamo di seguito.

Parco Magra – doc requisiti consiglieri (lettera a Regione e sindaci del 17 maggio 2011)

Parco Magra – Su trasparenza nomine (lettera aperta a Regione e sindaci del 28 agosto 2011)

Parco Magra – Nomine – lettera a Caleo (lettera al sindaco Massimo Caleo del 2 settembre 2011)

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Data
domenica, 4 settembre 2011

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1 commenti per “Magra, il Parco delle nebbie”


  1. giorgio says:

    Nella maggior parte dei casi i parchi sono degli stipendifici come quello del Magra che non serve a niente.Infatti ci sono i Comuni su cui insiste detto territorio:bastano e avanzano.Infatti il territorio si può ben gestire anche con le regole del Comune che dovrebbe però usare il territorio nel modo migliore nel rispetto di regole per creare un ambiente armonioso (come non è ora col parco)e a salvaguardia della natura, pur sapendo che il territorio in cui viviamo deve essere “sfruttato” per il bene della comunità e nella ricerca di nuovi posti di lavoro.Esempio: la costruzione di una “simil via dell’amore” che da Bocca di Magra raggiunga Tellaro su un tracciato a mezza costa potrebbe essere una soluzione.Grazie dell’ospitalità Giorgio



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