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Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Vezzano espulso dai Comuni virtuosi. Era un socio fondatore. La Regione lo premia

Vezzano è stato espulso dall’Associazione Comuni virtuosi. Voto unanime. Motivo: violazione dei principi dello Statuto dell’Associazione di cui Vezzano era stato uno dei soci fondatori col sindaco Paola Giannarelli. La notizia era stata appena battuta, quando dalla Regione Liguria è arrivata la contromossa: Vezzano premiato come “ecocomune” per le scelte che si è impegnato a fare in futuro. Un premio di incoraggiamento per addolcire l’amaro calice dell’espulsione da una prestigiosa associazione. (qui l’articolo del Secolo XIX da valdimagranews)
Risparmiamo ogni commento sul metro di valutazione di una Regione che è sotto inchiesta da parte dell’Europa proprio sull’ambiente.

Pubblichiamo di seguito il testo della Relazione redatta dal Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi Marco Boschini, sulla cui base il Comitato direttivo della rete ha approvato all’unanimità l’espulsione del Comune di Vezzano Ligure (SP) che ha scelto di mettere in campo progetti e una strategia diverse da quelle contenute nello Statuto e nel Manifesto dei Comuni Virtuosi.


Pur essendo il Comune di Vezzano uno dei quattro soci fondatori che, nel maggio del 2005, contribuì a dar vita all’esperienza dei comuni virtuosi, abbiamo ritenuto di procedere con tale sofferta decisione in quanto riteniamo che la credibilità conquistata sul campo e in anni di lavoro e impegno, non possa in nessun modo essere messa in discussione da classi dirigenti che non credono nei valori e negli obiettivi dell’Associazione.

Il Comune di Vezzano Ligure (SP) è stato protagonista, insieme a Colorno (PR), Monsano (AN) e Melpignano (LE), della costituzione dell’Associazione Comuni Virtuosi. Proprio nella sala del consiglio comunale del municipio spezzino, nel maggio del 2005, ospitò infatti la nascita della nostra rete, condividendo con le altre tre amministrazioni comunali l’avvio di un’esperienza esaltante di scambio di progettualità e buona gestione della “cosa pubblica”, che partiva dalle rispettive sperimentazioni in campo ambientale. vezzano- ex sindaco Paola Giannarelli

Grazie alla spinta emotiva della giunta guidata dall’allora sindaco Paola Giannarelli (nella foto), il Comune di Vezzano (cittadina di circa 7.500 abitanti) si dimostrò da subito come motore trainante di un percorso di contaminazione di buone prassi nel campo soprattutto dell’efficienza energetica e della bioedilizia.

L’allegato energetico al Regolamento edilizio comunale, la sperimentazione in una frazione del paese del sistema di raccolta differenziata porta a porta spinta, l’introduzione di prodotti locali e biologici nelle mense scolastiche, l’uso dell’acqua del rubinetto e la riscoperta delle fonti naturali presenti in paese, così come i progetti di educazione ambientale per le nuove generazioni e la progettazione e realizzazione di edifici pubblici a basso impatto ambientale secondo le caratteristiche tecnico-costruttive della bioedilizia, hanno fatto di quella realtà un modello da seguire e un esempio da replicare in altre zone d’Italia, a partire dai Comuni soci.

Con le elezioni del giugno del 2009 alla guida del Comune arriva il Dott. Fiorenzo Abruzzo, già peraltro presente nella precedente Giunta guidata da Paola Giannarelli, socia fondatrice dell’Associazione.

Quello è l’inizio di un cambio radicale nei rapporti tra l’Ente e l’Associazione: mentre fino a quel momento il Comune aveva sempre partecipato attivamente alle attività del coordinamento e della rete, portando idee e proposte e presenziando a tutti gli appuntamenti istituzionali previsti dallo Statuto (assemblee, riunioni, ecc.), con la nuova Amministrazione in carica improvvisamente e fino a tutt’oggi (salvo un caso isolato nell’assemblea generale del maggio 2010 a Firenze) il Comune di Vezzano Ligure ha ritenuto evidentemente del tutto inutile portare avanti quel rapporto di collaborazione reciproca quasi naturale visto il ruolo di socio fondatore ricoperto.

A venire meno è anche quel minimo rispetto istituzionale che porta gli altri enti iscritti alla rete (ad oggi sono 53 sparsi in tutto il territorio nazionale) a comunicare eventuali assenze, a delegare il Presidente in occasione delle assemblee, e più in generale ad attivare e potenziare uno scambio di idee, progetti ed iniziative concrete portate avanti nei rispettivi territori, assolvendo quindi al primo e più importante obiettivo insito nella natura stessa della nostra associazione: fare in modo che le buone azioni diventino patrimonio comune per tutti gli associati, e possano diventare uno strumento codificabile e replicabile su larga scala.

Se a questo aggiungiamo un radicale cambio di impostazione rispetto alle politiche ambientali impostate nella precedente Giunta, si chiarisce ed evidenzia la motivazione che ha spinto il Presidente Gianluca Fioretti, su esplicito mandato del Comitato Direttivo, di chiedere informazioni e spiegazioni, tramite lettera raccomandata, al legale rappresentante nonché Sindaco del Comune Dott. Fiorenzo Abruzzo, rispetto alle motivazioni che hanno portato un comune socio fondatore, ad interrompere ogni tipo di rapporto con la rete.

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Data
sabato, 28 maggio 2011

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