Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Sara Frassini eletta in consiglio comunale. Ambiente, un valore oltre le ideologie

Sara Frassini

Sara Frassini

Sara Frassini, membro del direttivo del Comitato “Sarzana, che botta!”, è stata eletta in consiglio comunale. Era candidata come indipendente nella lista del Popolo delle libertà. Ha ottenuto 88 preferenze, risultando il terzo candidato più votato della sua lista. A lei vanno le congratulazioni del Comitato assieme all’augurio di poter portare nel nuovo consiglio la competenza, che sta maturando negli studi universitari di ingegneria edile e architettura all’Università di Pisa, la serietà e il rigore nello studio degli atti, l’indipendenza e la libertà di giudizio, che ha mostrato nell’attività nel Comitato, l’attenzione e la disponibilità ad ascoltare le argomentazioni altrui e la caparbietà nel portare avanti le convinzioni maturate.

Altri aderenti al Comitato Sarzana, che botta! erano presenti in varie liste, di centrosinistra e di centrodestra, ma non sono riusciti ad ottenere un numero di preferenze adeguato oppure le liste in cui erano inseriti non hanno ottenuto alcun consigliere.

Partiti, candidature e “autolesionismo” del Comitato

La candidatura e l’elezione di Sara Frassini hanno creato “scandalo” e suscitato disappunto in alcuni settori della sinistra. Il Circolo Dossetti si è spinto a scrivere che l’elezione «ha visto un esponente significativo del direttivo del Comitato Botta, ben conosciuto in città, nella lista di centrodestra e nessun membro del direttivo nella lista civica. Un quadro e un esito ben originali e sostanzialmente autolesionisti per un movimento aperto a tutti, ma certamente orientato a sinistra>.

Crediamo sia il momento di mettere qualche punto fermo.

Prima della campagna elettorale il Comitato ha ribadito la posizione di neutralità ed equidistanza nella campagna elettorale, lasciando liberi dirigenti e aderenti di schierarsi secondo le proprie convinzioni per  rispettare il pluralismo che è alla base della nostra associazione. “Sarzana, che botta!” non è nato come comitato elettorale o con l’obiettivo di dare vita a liste civiche. E’ nato per condurre una battaglia sui temi della salvaguardia del territorio, dell’ambiente, della storia, che dovrebbero essere valori diffusi, non di parte.

Al momento di predisporre le liste, il Pdl ha proposto la candidatura come indipendente a Sara Frassini, che ha accettato.

In anni ormai lontani gli indipendenti erano una sorta di fiore all’occhiello dei partiti maggiori (PCI, DC, PSI). Oggi invece dai partiti di centrosinistra non è venuta alcuna proposta seria e convinta per candidature di esponenti del Comitato.  Forse anche perché qualche parola sul programma di Caleo in materia ambientale e urbanistica quelli del Comitato avrebbero preteso di dirla.

Lo stesso discorso vale per la Lista civica. Che qualche esponente di primo piano del Comitato vi partecipasse non era un “atto dovuto”. Poteva essere una libera scelta dei singoli, se interpellati.

E poi forse è il caso di sottolineare che in altre città, come Firenze, dove i Comitati hanno dato vita a una lista civica, tutti hanno concorso con pari dignità alla scelta del candidato sindaco e alla elaborazione del programma.

Alla luce di queste considerazioni crediamo che la vera scelta autolesionista per il Comitato sarebbe stata quella di schierarsi con una delle parti in lotta, senza aver maturato tale scelta per tempo, molto per tempo, con tutti i suoi aderenti.

Destra, sinistra, sotto e sopra: vecchi pregiudizi ideologici duri a morire

La salvaguardia dell’ambiente, la tutela del territorio, della storia, della cultura sono di destra, di centro o di sinistra? Prendiamo un esempio a caso: la raccolta differenziata dei rifiuti. Nella provincia di Spezia langue, abbiamo patito lo scandalo delle discariche di Pitelli. Al contrario in tanti comuni del nord, dove la Lega è il primo partito, la raccolta differenziata arriva al 70 per cento come nei comuni virtuosi dell’Emilia rossa. All’estero la tutela dell’ambiente e del territorio è un valore condiviso da destra e da sinistra e molto concreto. In Italia è un’ideologia molto astratta.
E’ solo nelle scelte concrete delle amministrazioni che si verifica l’aderenza ai valori dell’ambiente, non per le etichette ideologiche.
A noi sembra più importante che ciascun cittadino, al di là del colore politico della maglia che indossa, conduca con coerenza una battaglia, affinché il saccheggio del territorio in Val di Magra e in Italia non prosegua con conseguenze irreparabili.
Il Comitato “Sarzana, che botta!” ha voluto e vuole continuare a essere la casa di tutte le persone sensibili a questo problema.

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Data
sabato, 17 aprile 2010

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