Sarzana, che Botta!

« Non sapevano che fosse impossibile, allora l’hanno fatto »

Mark Twain


SARZANA HA GIA’ I SUOI SIMBOLI E LE SUE MERAVIGLIE

La personale lotta della Professoressa Miria Forcieri, residente in Piazza Terzi, per la riqualificazione dell’area attorno al vecchio mercato ha origini lontane.
Al primo manifestarsi di “discorsi” su una fantomatica torre, la compresione dell’entità di quanto sta per accadere scaturisce in lei ben prima che il Comitato lanci il suo vagito.
Il suo sfogo risale al giugno del 2008. Gli dedichiamo il dovuto spazio.

Alla C.a. del Sig. Sindaco di Sarzana

Sarzana, 18 giugno 2008

Oggetto: richiesta di interventi destinati alla riqualificazione dell’area ex mercato

Mi faccio portavoce del malcontento degli abitanti del Centro Storico, residenti in via e in piazza Terzi, Via Lucri ecc.: in tutta la zona circostante il “Vecchio Mercato” di Sarzana.

La situazione è diventata insostenibile e le cause sono diverse:

La viabilità difficoltosa e pericolosa

  1. a causa delle auto che affluiscono al supermercato Conad o agli altri esercizi commerciali o di varie attività che sorgono “in loco” (pizzeria, pasticceria, scuola di ballo, hockey, ecc.);

  2. per il gran numero di auto che girano attorno alla piazzola alla ricerca di un parcheggio;

  3. per il continuo passaggio degli autobus diretti al capolinea;

  4. per la collocazione dei cassonetti in prossimità della curva che immette nel parcheggio a sinistra del vecchio mercato coperto, impedendo la visuale.

  5. Mancanza di marciapiedi che rende pericoloso il transito dei pedoni (basti pensare ai clienti del Conad che uscendo con il carrello si ritrovano in mezzo alla strada)

  • Il parcheggio: i posti macchina disponibili sono presi d’assalto dai lavoratori pendolari che utilizzano il treno e lasciano l’auto in sosta per l’intera giornata; dai clienti delle varie attività commerciali della zona; da tutti coloro che sono diretti al centro città; di conseguenza i residenti trovano parcheggio con estrema difficoltà; spesso non si riesce neppure ad accedere al proprio parcheggio privato in quanto l’accesso è inibito dallo stazionamento di auto lasciare “provvisoriamente” in sosta vietata

  • L’inquinamento dell’aria: il passaggio delle auto, degli autobus, l’apertura dei cantieri edili (nel giro di pochi anni sono stati costruiti due grandi palazzi, un altro è in via di costruzione e si preannuncia la “TORRE”!) determina la presenza di polveri più o meno sottili

  • I rumori causati dal traffico e dai cantieri edili (e dalla presenza quasi quotidiana di gruppi musicali che eseguono le loro prove anche fino a tarda notte):

NON SI RESPIRA E NON SI RIPOSA PIU’!

  • Il sudiciume: sacchetti di plastica, cartacce, lattine di birra e bottiglie di vino, escrementi animali ed umani e grossi topi e scritte che deturpano i muri delle abitazioni,

  • I Furti nelle case e nel supermercato, anche in pieno giorno

A nostro avviso sarebbe necessario:

  • Evitare il sovraffollamento: il supermercato, le attività commerciali, il palazzetto dello sport, il capolinea degli autobus, il parcheggio pubblico, i cantieri edili… NON SI VIVE PIU’!

  • Una maggiore sorveglianza, anche perché tra tanta gente non mancano i malintenzionati;

  • Riorganizzare la viabilità del quartiere

  • Individuare e destinare aree di parcheggio prioritariamente per i residenti

  • Spostare il capolinea degli autobus: non doveva già essere spostato oltre la ferrovia?

  • Non costruire la Torre: a noi non serve, Sarzana non la vuole: c’è anche troppa confusione, troppo traffico. Inoltre non si è assolutamente considerato il contesto urbano in cui verrebbe inserita la costruzione: come si può pensare di costruire una torre di 60 metri al centro di una zona in cui sorgono villette ed edifici di un solo piano? Si è mai chiesto come si possano sopportare anni di continui disagi per la sua costruzione e ritrovarsi, una volta ultimato il lavoro, a vivere nella sua ombra? Si è mai chiesto quale valore potranno acquisire le nostre abitazioni sovrastate da un grattacielo? E’ proprio sicuro che una città storica come Sarzana manterrà il suo fascino e la sua vivibilità anche dopo la costruzione di un gruppo di edifici che richiameranno chi? Ci servono tutte queste persone certamente non sarzanesi (non siamo tanto prolifici!) (240 appartamenti = 240 famiglie = 90 persone che entrano ed escono tutti i giorni dai palazzi oltre a quelle che si recheranno negli uffici)

SARZANA HA GIA’ I SUOI SIMBOLI E LE SUE MERAVIGLIE; NON CE NE SERVONO ALTRI.

Porgo distinti saluti,

Prof.ssa Forcieri Miria

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Data
mercoledì, 18 giugno 2008

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